Non si è mai troppo piccoli per amare le cose belle

22 Dicembre 2011

Mood

 

Se sono funzionali, poi, evviva, piacciono anche ai genitori. Il design formato baby ha fatto passi da gigante ed è tra i settori più creativi di architettura e decorazione. La sfida piace: realizzare progetti con funzioni innovative, sicuri e – novità – anche belli e attuali nello stile, e se l’avvio è stato dato dai soliti e lungimiranti creativi nordeuropei anche in Italia l’evoluzione è partita.

Un esempio? Lo scorso inverno ha aperto a Milano Kikolle Lab, spazio polifunzionale dedicato ai bambini. L’idea è di Federica Zagari, tre figli piccoli e un passato importante nella finanza, e Silvia Longoni, educatrice/incantatrice di bambini. Non un asilo, non un baby parking (termine infelice ma efficace per descrivere certi posti), piuttosto una seconda, stilosissima, casa, dove i piccoli da 0 ai 6 anni imparano e sperimentano l’arte, la cucina, il movimento, il gioco, con uno staff d’eccellenza.

Gli interni sono curati nei dettagli: l’architetto Afrodite Gallenga ha immaginato la forma degli spazi; l’illustratrice Maria Laura Zagari ha dato vita alle pareti con i suoi disegni e ogni elemento, arredo e gioco è stato scelto con cura. “I bambini hanno un occhio particolare per le cose belle – spiega Silvia – e in uno spazio ordinato e funzionale riescono ad interagire più facilmente, con gli oggetti e tra di loro. C’è un valore aggiunto concreto nel design per bambini che non solo riconoscono e sono attratti dalle cose belle, ma riescono a reinventarle, con la fantasia” (www.kikollelab.com).

(Roberta del Vaglio)

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