Gioia
è uno spazio di 300 metri quadrati pensato per i bambini. “Un luogo che rimane aperto tutti i giorni fino a sera, weekend incluso, per giocare e imparare con attività e laboratori”, spiega Federica Zagari, 45 anni, che lo ha aperto due anni fa insieme a Silvia Longoni, in via fratelli Bronzetti 18 a Milano (www.kikollelab.com).
Dall’economia all’infanzia: come è avvenuto il passaggio?
Con la laurea in Bocconi e un master a Londra, ho lavorato tanto nell’alta finanza. Ma la mia vita privata era azzerata. Dopo un anno sabbatico e due in una fondazione in Guatemala dedicata all’infanzia, sono tonata a Milano e ho aperto Kikolle Lab.
A quali strutture si è ispirata?
I viaggi nei Paesi anglosassoni e nordici mi hanno fatto conoscere nuove realtà: spazi per l’infanzia funzionali e accoglienti, arredati con elementi di design. Volevo aiutare le mamme a trovare soluzioni accessibili. Ma avevo bisogno di una rete di collaboratrici qualificate. Quando Silvia, educatrice nel nido di mia figlia, è rimasta senza lavoro, le ho proposto di diventare socia.
Quali sono le attività?
Kikolle Lab è pensato come una casa con tante zone: dall’art room per creare e impiastricciare, alla cooking room per i primi manicaretti. Da poco abbiamo la party room, per feste e ricevmenti. Per i più piccoli, ci sono mattinate speciali con diversi programmi in cui coinvolgere anche mamma e papà. Sabato e domenica organizziamo workshop a tema (cucina, arte, inglese) con esperti.
Investimento iniziale?
50-60.000 euro per l’affitto e altrettanti per l’avviamento: notaio, sicurezza, assicurazione, arredi e sito. Ci eravamo illuse di ottenere agevolazioni come imprenditrici, avendo assunto cinque educatrici, con stipendi che gravano sul bilancio 70-80.000 euro all’anno, invece …
Soddisfatte?
Si, pensando all’impegno dedicato a mamme, bambini e giovani donne alle quali abbiamo offerto possibilità di lavoro. Ma preoccupate per la pressione fiscale a cui siamo esposte, che ritarda il momento in cui inizieremo a guadagnare davvero.